Sono partiti gli incontri di animazione territoriale del Gal Terre Normanne per raccogliere idee e proposte utili all’elaborazione della strategia di sviluppo locale per il periodo di programmazione 2023-2027 con i fondi europei nell’ambito del piano strategico di Politica agricola comune (PAC) e del Complemento regionale per lo sviluppo rurale (CSR) attuativo in Sicilia della strategia nazionale.
Il primo appuntamento si è svolto ieri (martedì 18 luglio) a Carini nei saloni del Castello La Grua Talamanca, in corso Umberto I, alla presenza tra gli altri del sindaco Giovì Monteleone e del dirigente del dipartimento regionale agricoltura Bruno Lo Bianco, responsabile del servizio multifunzionalità e diversificazione in agricoltura.
L’occasione è servita come confronto con gli attori locali e portatori di interessi nella fase preliminare di ascolto per ottenere un quadro completo dei bisogni e delle aspettative del territorio, sulla base del quale definire la strategia di sviluppo da declinare poi nei bandi. Una strategia frutto di un percorso partecipato che dovrà affrontare e individuare due ambiti tematici da scegliere per lo sviluppo del Piano di azione e degli interventi da proporre alla Regione Siciliana per l’approvazione.
L’attenzione del Gal Terre Normanne si è concentrata in particolare sui servizi, beni, spazi collettivi e inclusivi; e sui sistemi di offerta socioculturali e turistico-ricreativi locali. Le altre linee tematiche sono: servizi ecosistemici, biodiversità, risorse naturali e paesaggio; sistemi locali del cibo, distretti, filiere agricole e agroalimentari; comunità energetiche, bioeconomie e economia circolare; trasferimento dell’innovazione.
“In questo quadro – dice Francesco Rossi, direttore tecnico del Gal Terre Normanne – molto rilevante è la tematica relativa dei servizi collegata allo sviluppo dei cosiddetti “Piccoli comuni intelligenti” o Smart village, visti come strumento strategico per rafforzare il tessuto socioeconomico delle aree rurali”.
Già nel 2017 l’Unione europea ha elaborato il documento strategico EU Action for Smart village, nell’ambito del quale i villaggi intelligenti sono definiti come comunità site in aree rurali che utilizzano soluzioni innovative per migliorare la propria sostenibilità e resilienza, sulla base dei punti di forza e delle opportunità locali. Non si tratta, dunque, di un modello universale da applicare ovunque indistintamente bensì di un approccio che deve essere di volta in volta contestualizzato al territorio e dovrebbe essere integrato in più ampie strategie di sviluppo regionale e/o territoriale. Anche il CSR Sicilia prevede l’attivazione degli Smart village per realizzare beni e servizi collettivi, anche attraverso soluzioni tecnologie digitali.
Sugli Smart village, durante l’incontro si è proposto lo sviluppo di interventi con servizi informatici, alfabetizzazione digitale anche con il camper itinerante; servizi per la salute con defibrillatori; servizi per l’infanzia; impianti per produzione energia rinnovabile da tettoie parking; panchine smart in connessione e sinergia con la Comunità energetiche rinnovabili. E ancora, itinerari religiosi dei cammini e dei santuari, e altri itinerari tematici con tecnologie digitali e cartellonistica.
La giornata si è conclusa con una degustazione di prodotti tipici siciliani delle aziende agroalimentari partecipanti al progetto Sapori Meditarrenei, finanziato dal Gal terre Normenne nell’ambito del Programma di sviluppo rurale. Il progetto, che promuove nella grande distribuzione Famila le eccellenze gastronomiche dei territori rurali creando opportunità di sviluppo per piccole aziende con produzioni di qualità ma poco strutturate sul mercato – si inquadra nella strategia europea “Farm to fork – dal produttore al consumatore” per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente che punti a garantire la sostenibilità della produzione alimentare e la sicurezza dell’approvvigionamento, agevolando il passaggio a regimi alimentari sani e riducendo le perdite e gli sprechi con iniziative di solidarietà.