Dopo il processo partecipativo promosso nel proprio comprensorio territoriale e della conseguente consultazione pubblica, il GAL Terre Normanne ha provveduto alla redazione definitiva della propria “Strategia di sviluppo locale” per l’attuazione dell’Azione del PSP 2023/2027 – SRG06 – LEADER – Attuazione delle Strategie di Sviluppo Locale CSR Sicilia denominata “Insieme verso il 2030”.
Il titolo della strategia racchiude sinteticamente la visione che i territori del GAL Terre Normanne condividono per il raggiungimento di traguardi entro il 2030, anno di riferimento per l’implementazione del Piano strategico nazionale PAC2030 e d’importanti politiche comunitarie in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Coerentemente con l’intervento comunitario LEADER, la strategia delle Terre Normanne intende rispondere alle esigenze di sviluppo che caratterizzano le zone rurali e favorire la loro vitalità al fine di contrastare fenomeni di spopolamento, invecchiamento, povertà e degrado ambientale.
L’individuazione dei fabbisogni, accomunati dall’idea di rafforzamento dei servizi rivolti alla popolazione residente, costituisce uno dei punti centrali attorno a cui ruota la strategia del GAL Terre Normanne e che ha giustificato la selezione dell’ ambito tematico 3 (servizi, beni, spazi collettivi e inclusivi) come ambito primario su cui andare ad agire, costituendo il primo fronte per il contrasto alle debolezze e minacce individuate anche dai partecipanti durante il percorso di definizione della Strategia di Sviluppo Locale.
D’altra parte, la scelta dell’ambito tematico 5 (Sistemi di offerta socioculturali e turistico-ricreativi locali) consente la valorizzazione del ricco patrimonio culturale e ambientale presente nei territori del GAL e si pone in continuità con il precedente Piano di Azione Locale “Vivere Mediterraneo” che aveva incentrato la strategia SSLTP sul turismo sostenibile e gli itinerari rurali. Inoltre, la vicinanza del comprensorio alla città di Palermo consente di intercettare il segmento del cosiddetto “turismo di prossimità”, che offre l’occasione di scoprire posti vicini, anche con mezzi di trasporto alternativi per “viaggiare slow”, contribuire ad uno stile di vita sostenibile sia in termini ambientali che economici e rafforzare le relazioni e gli cambi fra le zone rurali e/o con quella urbane.
Il coinvolgimento dei cittadini e degli attori economici e sociali nel percorso partecipativo ha permesso di fare il punto sulle esigenze a cui la strategia deve rispondere e ha sottolineato l’importanza di tre concetti chiave per lo sviluppo locale: INNOVAZIONE DIGITALE – SALUTE – COESIONE SOCIALE.
L’innovazione digitale è un elemento cardine della strategia perché la valorizzazione di questo aspetto integra e completa i vari ambiti della programmazione, con ricadute positive e immediate sui territori, in quanto migliora la qualità della vita dei suoi abitanti e supporta lo sviluppo sostenibile. Attraverso il processo partecipativo è emerso che le comunità locali riscontrano notevoli difficoltà nell’accesso ai servizi digitali e questo aspetto rappresenta un fattore di svantaggio per la coesione sociale.
Il digital divide ed il digital gap rappresentano infatti un elemento limitante per lo sviluppo delle aree rurali in quanto il tema dell’accesso digitale ai servizi ricopre sempre maggiore centralità nella vita del singolo cittadino. La pandemia Covid19 ha agevolato un’accelerazione significativa per l’utilizzo delle tecnologie in diversi settori, tuttavia questa opportunità rischia di trasformarsi in motivo di esclusione per dei cittadini più fragili e/o privi di competenze tecnologiche e formazione specifica. La strategia si propone di arginare questo pericolo e focalizzandosi su “Progetti di comunità” che utilizzano soluzioni innovative e “Smart” in diversi ambiti, punta al rafforzamento del tessuto socioeconomico e maggiore attrattività dei territori.
Anche per il turismo, l’innovazione è infatti un aspetto fondamentale, soprattutto per quel che riguarda la transizione ecologica e digitale, incoraggiata dalla nuova strategia industriale dell’UE che sottolinea la necessità di accrescere la resilienza dei suoi paesi membri. La diffusione delle nuove tecnologie nelle zone rurali è pertanto indispensabile per trasformare il progetto digitale europeo in realtà.
Le piattaforme di servizi di intermediazione online sono sempre più diffuse nell’ecosistema del turismo e le aree rurali, al fine di fare conoscere le proprie eccellenze territoriali e forme di turismo relazionale, devono dotarsi di strumenti tecnologici per la fruizione, anche on line, dei territori. L’aumento della fruizione di contenuti digitali offrirebbe la possibilità di allargare l’offerta tradizionale, facendo leva sul digitale per estendere l’esperienza turistica prima e dopo il viaggio con servizi legati al “neverending tourism” come visite virtuali nel territorio, la promozione di prodotti enogastronomici o di artigianato locale, il contatto con le comunità locali attraverso l’offerta di esperienze identitarie. Questa nuova visione contribuirebbe a generare effetti tangibili in termini di inclusione sociale, grazie al coinvolgimento delle fasce più anziane delle comunità per la trasmissione dei saperi tradizionali in modo innovativo, e favorire nuove forme di occupazione per la popolazione più giovane che decide di investire sull’attrazione turistica del proprio territorio.
L’invecchiamento demografico delle Terre Normanne è un dato allarmante emerso dall’analisi di contesto e dal confronto territoriale in quanto potrebbe causare un crescente e logorante spopolamento delle aree rurali, con il conseguente indebolimento della già fragile economia locale. La quota crescente di anziani e di patologie croniche rendono necessario un ridisegno strutturale ed organizzativo della rete dei servizi per la salute. La strategia intercetta questo bisogno d’innovazione tecnologica che sostiene una riorganizzazione della assistenza sanitaria, spostando il fulcro dell’assistenza sanitaria dall’ospedale al territorio, attraverso modelli assistenziali innovativi incentrati sul cittadino e sulla prevenzione, contribuendo a raggiungere equità in ambito sanitario anche nei territori remoti.
Oltre la salute, il benessere della popolazione passa attraverso la coesione del suo tessuto sociale. Lo sviluppo di “Smart villages” quali veri “Progetti di Comunità” che propongono l’innovazione su più ambiti valorizzano le relazioni tra i partecipanti, potenziano le opportunità di interazione tra la comunità locale e promuovono l’assunzione collettiva di responsabilità per la salvaguardia di un bene e/o servizio appartenente al territorio.
La strategia mira a potenziare ulteriormente la coesione sociale attraverso il potenziamento della capacità progettuale degli attori locali, l’allestimento di spazi ricreativi comuni per la collettività, lo sviluppo di servizi per l’infanzia che agiscono da sostegno e orientamento per le famiglie.
In considerazione di quanto sopra esposto, ed in coerenza con l’articolo 6 del Regolamento (UE) 2021/2115, il rafforzamento della resilienza e della vitalità dei territori rurali, il sostegno alla capacità di attivare scambi di conoscenza, l’ innovazione e l’ottimizzazione del sistema di governance sono tutti elementi chiave che concorrono al raggiungimento dell’Obiettivo Specifico 8 della PAC: “Promuovere l’occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all’agricoltura, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, comprese la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile”.
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Strategia di sviluppo locale di tipo sostenibile_INSIEME VERSO IL 2030